Dalla strada principale al mercato

"Attenzione, acquirenti: l'Internet è aperto". Pochi tra coloro che hanno letto il titolo del New York Times 30 anni fa avrebbero potuto immaginare quanto l'e-commerce avrebbe trasformato il mondo. I commercianti hanno dovuto adattarsi e ora le loro incursioni nel mondo dei marketplace rappresentano grandi opportunità per i venditori.

I migliori marketplace per rivenditori, come Amazon, si concentrano sul dare ai consumatori ciò che vogliono: un'esperienza di acquisto fluida e agevole, prezzi concorrenziali e ampia scelta. Il fattore scelta è fondamentale, ed è qui che i venditori verificati, o "partner", stanno avendo un ruolo significativo.

I risultati si sono dimostrati straordinari per i rivenditori, e vale la pena considerare come le loro ambizioni di sviluppo sui marketplace possano alimentare anche la crescita dei venditori. Daremo qui un'occhiata a B&Q, un grande rivenditore di articoli per la casa e il fai-da-te nel Regno Unito, in quanto rappresenta un ottimo esempio di ciò che è possibile fare e ottenere.

Marketplace di vendita al dettaglio – Lo fanno-da-sé

B&Q ha lanciato DIY.com nel 2022. Alla fine del 2023, il suo marketplace aveva attirato 320 milioni di visitatori, generando un notevole contributo al core business dell'azienda. A gennaio 2023, le vendite sul marketplace di DIY.com rappresentavano il 22% delle vendite online totali del rivenditore. Nell'arco di un anno, tale percentuale è salita al 38% e ha tutta l'aria di essere sulla buona strada per continuare la sua crescita.

Sebbene questa sia senza dubbio una buona notizia per l'azienda, questi nuovi marketplace offrono ai venditori tre nuovi canali di vendita.

1. Un nuovo esordio

Grazie al forte riconoscimento del loro marchio tra i consumatori, i rivenditori in grado di massimizzare la presenza del loro negozio con un marketplace efficiente sono ora una forza da non sottovalutare.

La buona notizia per i venditori è che tali aziende sono aperte a stringere nuovi affari. DIY.com, ad esempio, ha 1,2 milioni di prodotti disponibili da 1.100 venditori e, poiché mira ad espandersi per arrivare ai 2 milioni di prodotti per la casa e il giardino, sta attivamente cercando di reclutare più venditori.

Con il sempre maggiore avvicinamento dei consumatori all'offerta online di marchi famosi con cui hanno familiarità, i marketplace stanno maturando, con più operatori che offrono un maggiore potenziale di crescita.

2. Espansione geografica

Seguendo con il nostro esempio riguardante B&Q, la sua società madre possiede anche Castorama e Brico Dépôt in Francia e opera in Polonia, Iberia e Romania.

Anche Castorama vanta un marketplace di e-commerce e B&Q ha dichiarato che punta a introdurre venditori internazionali nella sua piattaforma DIY.com. Sta valutando attivamente come gestire le spedizioni transfrontaliere e le implicazioni fiscali.

I rivenditori che hanno l'ambizione e possiedono l'infrastruttura per espandere la propria portata geografica rappresentano una chiara opportunità per i venditori di espandersi con loro.

3. Ampia attrattiva

DIY.com riunisce una vasta gamma di articoli per il giardino e per la casa, attirando clienti che cercano di tutto, dalle betoniere ai cuscini. Questa ampia portata ha portato i rivenditori a presentare nei loro marketplace articoli di cui non si sarebbero mai riforniti nei loro negozi.

Tristan Commecy, Responsabile Marketplace di B&Q, ha ammesso: "Siamo rimasti molto sorpresi nel vedere come prodotti che probabilmente non avremmo inserito nel nostro stock se avessimo dovuto acquistarli per i nostri negozi, continuano a vendere".

Anche la gamma molto più vasta presente su DIY.com ha attirato un più ampio mix di consumatori. L'anno scorso, il 50% dei suoi acquirenti non aveva mai acquistato in precedenza da B&Q. Questo crea ancora più impulso per i venditori e i marketplace di vendita al dettaglio.

Tre marketplace per rivenditori in cerca di negozianti

  • The Range è un rivenditore di articoli per la casa, il giardino e il tempo libero con sede nel Regno Unito e in Irlanda. Dispone di oltre 200 negozi e consegna in 27 paesi in tutta Europa. Sta incoraggiando attivamente i venditori a unirsi al suo marketplace, The Range Plus.
  • Decathlon va forte. Rivenditore francese di articoli sportivi, ha più di 2200 negozi in 57 paesi. La sua strategia multicanale include l'integrazione dei marketplace per le piccole imprese e lo showrooming di prodotti in negozio.
  • Mountain Warehouse sta reclutando nuovi venditori che abbiano prodotti adatti alla sua offerta per l'outdoor e il tempo libero. Possiede 370 negozi in Europa, Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda e vanta oltre 5 milioni di clienti.

Il grande rilancio – Tesco.com

Tesco, con sede nel Regno Unito, è un rivenditore multinazionale di generi alimentari e merci in generale. Tesco, che è il terzo rivenditore al mondo (in base ai ricavi lordi), opera in sette paesi ed è leader di mercato nel settore alimentare nel Regno Unito, in Irlanda, in Ungheria e in Thailandia.

Nel 2006, ha lanciato Tesco Direct, offrendo la consegna il giorno successivo per articoli come libri e CD. L'iniziativa ha però chiuso i battenti nel 2018.

I recenti successi dei marketplace per rivenditori l'hanno tuttavia portato a ripensarci e nel giugno 2024 l'azienda ha annunciato il lancio di Tesco.com. Con 9.000 prodotti in categorie come fai da te, articoli per la casa, cura degli animali domestici e giocattoli, tutti gli articoli di Tesco Marketplace vengono venduti e spediti direttamente dai suoi partner di fiducia.

Attualmente, presenta marchi conosciuti come Tefal, Silentnight e Tommee Tippee e ha in programma di ampliare la sua gamma. I venditori possono contattare il team del marketplace all'indirizzo MPSellers@tesco.com

Più marketplace, più opportunità

Questi sono solo alcuni dei rivenditori che grazie alla loro flessibilità hanno integrato i marketplace nel loro core business. Per i venditori, l'investimento rappresenta la creazione di consistenti nuovi canali di vendita, sia in termini di esposizione che geograficamente.

Sono successe molte cose da quando, nel 1994, agli acquirenti è stato detto che "l'Internet è aperto", ed è impossibile prevedere cosa accadrà nei prossimi trent'anni. I progressi tecnologici portano sempre con sé perdenti e vincitori, ma con i venditori ora in grado di accedere a pagamenti veloci, questa dovrebbe dimostrarsi essere un'era in cui venditori, consumatori e rivenditori godono di una posizione vantaggiosa per tutti.

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